Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27130 del 13 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:27130PEN

Massima

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La querela per il reato di minaccia, sottoscritta dalla persona offesa e autenticata dal difensore munito di idoneo mandato, è valida e sufficiente ai fini dell'esercizio dell'azione penale, senza la necessità di una procura speciale rilasciata nelle forme di cui all'articolo 122 c.p.p. Il giudice non può dichiarare il non doversi procedere per difetto di querela qualora questa sia stata validamente presentata, essendo sufficiente l'autenticazione della firma da parte del difensore. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione mira a garantire l'effettività della tutela penale nei confronti dei reati perseguibili a querela, evitando formalismi eccessivi che potrebbero pregiudicare l'accesso alla giustizia da parte della persona offesa. La querela, quale atto di impulso processuale, deve essere interpretata in senso ampio e non può essere esclusa per mere irregolarità procedurali, purché sia comunque manifestata in modo chiaro e inequivocabile la volontà della persona offesa di attivare l'azione penale. Il giudice, nel valutare la validità della querela, deve pertanto privilegiare un approccio sostanzialistico, volto a preservare il diritto della persona offesa di veder perseguito il reato subito, piuttosto che un approccio meramente formalistico e tecnicistico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.M.;

in proc. pen. a carico di:

Ta. Si. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza del Giudice di pace di Macerata depositata il 21 luglio 2009;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. ((omissis));

Udite le conclusioni del P.M. Dr. MURA Antonio che ha chiesto l'a.c.r..

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il pubblico ministero impugna per cassazione la sentenza che ha dichiarato non doversi procedere a carico di Ta.Si. in ordine al delitto di minaccia…

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