Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17794 del 7 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:17794PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento seguito da incendio, di cui all'art. 423 c.p., richiede, come elemento costitutivo, il sorgere di un pericolo di incendio di significative proporzioni, tale da mettere in pericolo la pubblica incolumità. Pertanto, non è ravvisabile tale reato qualora il fuoco appiccato abbia caratteristiche tali che da esso non possa sorgere detto pericolo, ovvero quando chi appicca il fuoco alla cosa altrui al solo scopo di danneggiarla raggiunga tale intento senza cagionare né un incendio né il pericolo di un incendio, essendo in tal caso configurabile il reato di danneggiamento. Solo se dal fatto derivi il pericolo di incendio o l'incendio stesso, il delitto contro il patrimonio diventa più propriamente un delitto contro la pubblica incolumità, trovando applicazione gli artt. 423 o 424 c.p. Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 423 c.p., è necessario che l'incendio abbia assunto connotazioni di diffusività tali da mettere concretamente in pericolo la pubblica incolumità, non essendo sufficiente il mero appiccamento del fuoco. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato, deve tenere conto della durata e dell'estensione dell'incendio, nonché della sua idoneità a diffondersi e a mettere in pericolo l'area interessata, senza limitarsi alla mera constatazione dell'avvenuto appiccamento del fuoco. Inoltre, il giudice, nel procedere alla dosimetria della pena, deve adeguatamente motivare in ordine al riconoscimento della recidiva, tenendo conto della datazione e dell'eterogeneità dei precedenti penali dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
Avverso la sentenza emessa l'11/10/2019 dalla Corte di appello di Torino;
Sentita la relazione del Consigliere Dott. Alessandro Centonze;
Lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dott. Gaeta Pietro, che ha chiesto il respingimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 04/10/2011 il Tribunale di Torino giudicava (OMISSIS) colpevole del reato ascrittogli, ai sensi dell'articolo 423 c.p., condannando l'imputato alla pena…

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