Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21870 del 22 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21870PEN

Massima

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L'amministratore di diritto di una società fallita risponde del reato di bancarotta fraudolenta documentale per sottrazione o omessa tenuta delle scritture contabili, anche quando rivesta solo formalmente tale carica, in quanto su di lui grava il diretto e personale obbligo di conservare e tenere le scritture obbligatorie. Ciò a condizione che sia provata la sua effettiva e concreta consapevolezza dello stato delle scritture, tale da impedire la ricostruzione del movimento degli affari della società. L'elemento soggettivo del reato di bancarotta fraudolenta documentale è integrato dal dolo specifico di occultare le scritture contabili, al fine di non rendere evidenti ulteriori atti distrattivi o dissipativi. Inoltre, l'amministratore di diritto risponde del reato di bancarotta impropria "fiscale" per il sistematico e fraudolento omesso pagamento degli oneri tributari, qualora emerga la sua consapevolezza delle potenzialità lesive di tali condotte e la sua partecipazione ad un "piano criminoso" volto allo sfruttamento indiscriminato di ogni possibile cespite della società fallita. Il giudizio di comparazione tra le circostanze attenuanti e aggravanti, implicando una valutazione discrezionale tipica del giudizio di merito, è sottratto al sindacato di legittimità, salvo che non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico e sia sorretta da sufficiente motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matild - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/03/2022 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dr. SERRAO D'AQUINO PASQUALE che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Milano, con la sentenza impugnata, ha confermato la decisione del GIP del Tr…

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