Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16808 del 2 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:16808PEN

Massima

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Il beneficio della liberazione anticipata, previsto dall'art. 54 della Legge n. 354 del 1974, è finalizzato a consentire un più efficace reinserimento nella società del condannato che abbia offerto prova di partecipazione all'opera di rieducazione. A tal fine, il giudice di sorveglianza deve valutare se nel comportamento del detenuto siano rinvenibili sintomi dell'evoluzione della personalità verso modelli socialmente validi, senza che sia necessaria la dimostrazione di un ravvedimento certo o probabile, essendo sufficiente la sola partecipazione del condannato all'attività rieducativa. La valutazione di meritevolezza del beneficio è rimessa al giudice di merito, il quale deve accertare tale partecipazione, anche in presenza di periodi di detenzione intervallati da un lasso di tempo non breve, purché la somma dei periodi raggiunga il semestre di pena e si riferisca alla medesima esecuzione. A tal fine, il giudice può acquisire informazioni presso le strutture ove il condannato ha svolto il programma di recupero, al fine di apprezzare più approfonditamente il grado di partecipazione all'opera rieducativa, senza limitarsi a considerare la mera assenza di rilievi disciplinari e l'osservanza delle prescrizioni, senza chiarire per quale motivo tali profili non siano ritenuti sufficienti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Gr. Gi. Lu. , n. l'(OMESSO);

avverso l'ordinanza 14 luglio 2010 - Tribunale di Sorveglianza di Torino;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

lette le conclusioni scritte del rappresentante del Pubblico Ministero, Sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto il rigetto del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.

RITENUTO IN …

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