Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 2347 del 2 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:2347CIV

Massima

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Il ricorso per revocazione di una sentenza della Corte di Cassazione è ammissibile esclusivamente per errore di fatto nella percezione degli atti processuali, non per questioni di diritto o di interpretazione giuridica. L'errore revocatorio deve essere specificamente indicato e motivato, in modo chiaro e immediato, senza richiedere una nuova valutazione complessiva dei motivi di ricorso già esaminati. La revocazione non può essere utilizzata come strumento per ottenere una riesaminazione nel merito delle questioni già decise dalla Corte di Cassazione, le cui valutazioni di diritto non sono sindacabili in sede di revocazione, salvo l'ipotesi di errore di fatto nella lettura o percezione degli atti processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PREDEN Roberto - Presidente

Dott. FINOCCHIARO Mario - Consigliere

Dott. MASSERA Maurizio - rel. Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 3963/2009 proposto da:

PA. CA. , PA. MA. , P. M. , PA. GI. (eredi di Al. Ri. ) ed AL. MA. , elettivamente domiciliati in ROMA, PIAZZA CAVOUR, presso LA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentati e difesi dall'avvocato CLEMENTE Giovanni, giusta procura a margine del ricorso per revocazione;

- ricorrenti -

contro

FI. CA. vedova Al. , AL. NU. ,…

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