Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41055 del 26 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41055PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di minaccia grave non può essere aggravata per il titolo di reato continuato, se tale circostanza non è stata oggetto di specifica contestazione all'imputato. Infatti, il giudice di merito non può ritenere integrata una circostanza aggravante non contestata, anche se emersa nel corso del dibattimento, in quanto ciò violerebbe il principio di correlazione tra accusa e sentenza e il diritto di difesa dell'imputato. Pertanto, la pena deve essere rideterminata escludendo l'aggravante della continuazione, qualora non sia stata debitamente contestata. Tuttavia, il riesame del merito della decisione di condanna, fondata su valutazione ragionevole delle prove, è precluso in sede di legittimità, salvo vizi logici o contraddizioni nella motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 26/05/2008 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. Carmine Stabile, che chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. - Me. Sa. ricorre avverso …

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