Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La comunicazione dell'avvio del procedimento di esproprio ai sensi degli artt. 11 e 16 del D.P.R. n. 327/2001 costituisce un adempimento essenziale e inderogabile, la cui omissione determina l'illegittimità degli atti successivi, anche in presenza di una conoscenza aliunde del procedimento da parte del proprietario espropriando. Tale vizio non può essere sanato attraverso l'applicazione dell'art. 21-octies, co. 2, della legge n. 241/1990, in quanto i provvedimenti in materia espropriativa hanno carattere ampiamente discrezionale e non può escludersi con certezza che una diversa composizione dei contrapposti interessi in gioco avrebbe potuto scaturire dal contraddittorio procedimentale. Inoltre, l'avviso di avvio del procedimento deve contenere l'indicazione delle particelle e dei nominativi dei relativi proprietari, quali elementi indefettibili per l'individuazione dei soggetti espropriandi e dei beni oggetto del procedimento amministrativo.