Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43368 del 6 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43368PEN

Massima

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Il giornalista ha l'obbligo di adeguato controllo sulla fonte informativa, da espletarsi con ogni cura professionale, tanto più meticolosa quanto più grave è la notizia e il portato lesivo dell'altrui reputazione. Ove non sia possibile una puntuale verifica della fonte, per esempio per la probabile opposizione del segreto di ufficio, il giornalista ha il dovere di astenersi dalla pubblicazione. Una volta provata la pubblicazione di un'informazione di portata diffamatoria, l'ordinamento impone al professionista di offrire puntuale prova della cura da lui posta negli accertamenti svolti per superare ogni dubbio ed incertezza sulla effettiva veridicità dei fatti narrati. Il direttore responsabile di un periodico di stampa è penalmente responsabile, a titolo di colpa, per la pubblicazione di notizie diffamatorie, in ragione della violazione dell'obbligo giuridico di impedire che col mezzo della pubblicazione siano commessi reati. Tale responsabilità scaturisce dalla sua condotta omissiva, che abbia determinato la pubblicazione criminosa, senza che possano essere invocate a sua discolpa difficoltà organizzative o di apparato, poiché le modalità di gestione devono essere da lui rapportate alla necessità di controllo preventivo e concreto di quanto deve essere pubblicato, senza possibilità di delega di tale potere-dovere. La responsabilità del direttore deve essere costante, senza consentire soluzioni di continuità, al fine di assicurare un'effettiva ed idonea vigilanza, da parte del soggetto posto in posizione di garanzia. Ove il direttore si trovi in una situazione di impotenza nella gestione editoriale, per l'ingerenza dell'editore, egli ha il dovere di abbandonare l'incarico, risultando ormai incapace di fronteggiare il rischio di violazioni dell'altrui reputazione per mezzo della stampa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GA. Pa. , nato il (OMESSO);

MO. Ro. , nato il (OMESSO);

avverso la Sentenza del 19.10.2009 della Corte d'Appello di Torino;

sono presenti gli avv.ti ((omissis)) del Foro di Torino per la parte civile;

l'avv. ((omissis)) del Foro di Roma nonche' l'avv. ((omissis)) del Foro di Aosta in difesa di Ga. ;

l'avv. ((omissis)) del Foro di Roma in sostituzione dell'avv…

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