Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46314 del 7 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:46314PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione richiede la prova di artifici o raggiri idonei a indurre in errore l'organo amministrativo, al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri, con danno dell'ente pubblico. Tuttavia, la mera dimostrazione di un cattivo esercizio del potere rappresentativo, in assenza di una volontà di procurare un profitto illecito, non è sufficiente a integrare gli elementi costitutivi del reato. Inoltre, non è necessario provare l'esistenza di un accordo tra l'agente e il terzo beneficiario, essendo sufficiente che il profitto sia conseguito da persona diversa dall'autore della condotta fraudolenta. Ciò nonostante, la condotta dell'agente deve avere una effettiva capacità decettiva, tale da indurre in errore l'organo amministrativo e determinarne la volontà, anche quando i membri di quest'ultimo avrebbero potuto conoscere la natura del bene oggetto di cessione. Pertanto, la configurabilità del reato di truffa aggravata va esclusa qualora manchi la prova di una finalità illecita nella condotta dell'agente, anche in presenza di irregolarità amministrative nella gestione del bene pubblico, le quali possano eventualmente integrare fattispecie di reato diverse, come l'abuso d'ufficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Genova;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/06/2022 del Tribunale di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere Dott. Giuseppe Sgadari;
sentito il Pubblico ministero, nella persona del Sostituto procuratore generale Dott. Cocomello Assunta, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del rico…

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