La concessione demaniale marittima per uso turistico-balneare può essere rinnovata automaticamente alla scadenza per altri sei anni e così successivamente, ma tale rinnovo è assoggettabile alla permanente verifica dell'interesse pubblico alla proficua utilizzazione del bene demaniale. L'amministrazione concedente ha il potere-dovere di verificare la permanenza dei presupposti di legge per la prosecuzione del rapporto concessorio, anche richiedendo la documentazione necessaria al riguardo. Il rinnovo automatico non configura un diritto intangibile del precedente concessionario, essendo necessario assoggettare l'offerta di quest'ultimo a una procedura comparativa, al fine di individuare il soggetto che offra le migliori garanzie di utilizzazione del bene pubblico nell'interesse della collettività. Pertanto, il diniego di rinnovo della concessione è legittimo qualora il concessionario non abbia manifestato in modo espresso la volontà di proseguire il rapporto, non abbia fornito la documentazione richiesta dall'amministrazione e risulti privo dei requisiti necessari a garantire la proficua utilizzazione del bene demaniale, come nel caso di una società in liquidazione giudiziaria che abbia affidato la gestione in modo irregolare e abusivo a un terzo soggetto non autorizzato.