Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35935 del 20 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35935PEN

Massima

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Il provvedimento di prevenzione personale e patrimoniale nei confronti di un soggetto può essere legittimamente adottato solo sulla base di elementi concreti e attuali che dimostrino la sua pericolosità sociale, senza poter fare affidamento su meri indizi di reato già disarticolati in sede cautelare. Pertanto, il giudice della prevenzione è tenuto a rivalutare autonomamente, alla luce del complessivo quadro probatorio, se le circostanze accertate nel procedimento penale siano effettivamente sintomatiche della pericolosità sociale del proposto, senza poter fare mero rinvio a precedenti provvedimenti cautelari il cui fondamento sia stato successivamente escluso in sede di legittimità. In particolare, l'annullamento del titolo cautelare per insussistenza del contesto associativo mafioso rende meramente apparente la motivazione che abbia fatto affidamento su tale elemento per desumere l'attualità della pericolosità sociale del soggetto, imponendo al giudice di prevenzione di individuare nuovi e diversi fattori dimostrativi di tale pericolosità. Inoltre, la valutazione della sproporzione patrimoniale e dell'intestazione fittizia dei beni da sottoporre a confisca deve essere adeguatamente motivata, tenendo conto della capacità reddituale autonoma e lecita dei terzi interessati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. MOGINI Stefan - Rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto n. 153/16 M.P. emesso dalla Corte di appello di Catania il 22/11/2016;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Mogini Stefano;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore General…

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