Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24440 del 5 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24440PEN

Massima

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La confisca di beni ai sensi dell'art. 12-sexies della Legge n. 356 del 1992 presuppone la prova della sproporzione tra il valore dei beni posseduti dal condannato e la sua capacità reddituale, tenendo conto anche dei redditi prodotti dai suoi familiari, purché emerga che il condannato ne avesse la disponibilità. Tuttavia, qualora il condannato fornisca adeguata documentazione attestante la legittima provenienza di un bene, in particolare per successione ereditaria, tale elemento deve essere debitamente valutato dal giudice ai fini dell'esclusione di tale bene dalla confisca, non potendo essere disatteso senza una congrua motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Lecce del 20/12/2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)) di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. POLICASTRO Aldo che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio limitatamente ai motivi 1) e 2); rigetto nel resto.

Udito per l'imputato l&…

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