La dichiarazione di false generalità ai pubblici ufficiali, destinata ad essere riportata in un verbale, integra il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, ai sensi dell'art. 495 c.p., che si perfeziona istantaneamente al momento della comunicazione delle false informazioni, a prescindere dalla successiva verifica dell'identità. La resistenza passiva all'arresto, consistente nell'esibizione del documento di identità, non esclude la configurabilità del reato di resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337 c.p., in quanto tale condotta integra comunque un'opposizione all'attività del pubblico ufficiale. Ai fini dell'integrazione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale di cui all'art. 341 c.p., non è necessario che la condotta offensiva si sia realizzata in presenza di più persone, essendo sufficiente che essa sia stata rivolta direttamente al pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, a prescindere dal numero di testimoni presenti, purché sia idonea a lederne l'onore e il prestigio.