Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15102 del 10 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:15102PEN

Massima

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Il protrarsi della custodia cautelare in carcere per un periodo corrispondente in parte rilevante all'entità della pena detentiva inflitta con la sentenza non ancora definitiva, non è di per sé motivo sufficiente per ordinare la revoca della misura cautelare, dovendo il giudice valutare la persistenza delle esigenze cautelari originariamente ritenute al momento dell'applicazione della stessa, alla luce dei criteri di scelta e di proporzionalità previsti dall'art. 275 c.p.p. L'indicazione di proporzionalità della misura cautelare rispetto all'entità del fatto di cui al comma 2 del citato articolo, riguarda la scelta tra misure cautelari detentive e alternative, e non la durata della misura in relazione alla pena astrattamente irrogabile. Il mero decorso di una parte rilevante della pena non comporta automaticamente il venir meno delle esigenze cautelari, dovendo il giudice motivare specificamente sulla persistenza o meno di tali esigenze nel caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di BOLOGNA;

nei confronti di:

1) GU. DA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 29/11/2007 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAGANO FILIBERTO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio.

OSSERVA

Il Procuratore Generale della Repubblica pres…

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