Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41321 del 6 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:41321PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere può essere configurato quando emergono elementi probatori, come intercettazioni telefoniche ed ambientali, denunce delle parti offese e ammissioni di responsabilità degli imputati, che dimostrino l'esistenza di un'associazione coordinata per la commissione di una serie di rapine, con modalità ripetitive e predisposizione di adeguati mezzi, come l'uso di autovetture, radio trasmittenti, apparecchiature elettroniche e armi. In tal caso, la partecipazione consapevole dell'imputato al comune programma delittuoso, condiviso nei fini e nell'organizzazione, è sufficiente per affermare la sua responsabilità per il reato associativo, a prescindere dalla prova di un preciso programma delittuoso o dalla preordinazione delle singole rapine. Tuttavia, ai fini dell'applicazione della disciplina della continuazione tra più reati, è necessario che emerga la preesistenza di un disegno criminoso unitario, ancorché genericamente ideato, del quale le singole violazioni di legge costituiscano momenti volitivi di esecuzione, non essendo sufficiente la mera contestualità temporale e analogia delle condotte criminose. Pertanto, il giudice di merito deve valutare attentamente se la rapina commessa in un momento successivo alle condotte oggetto del presente processo possa essere ritenuta espressione di tale disegno criminoso unitario, ai fini dell'applicazione della continuazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MI. GE., N. IL (OMESSO);

2) MO. RO., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/02/2008 CORTE APP. SEZ. MINORENNI di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MELIADO' GIUSEPPE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. PASSACANTANDO G., che ha concluso per il rigetto del ricorso proposto da MI. G…

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