Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27711 del 21 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27711PEN

Massima

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Il reato di evasione dagli arresti domiciliari si configura con la sola violazione consapevole del divieto di allontanamento dal luogo di esecuzione della misura cautelare, a prescindere dai motivi che hanno determinato tale condotta e dalla volontà dell'agente di recuperare la libertà. Ai fini della sussistenza del dolo generico richiesto dalla fattispecie, rileva unicamente la consapevolezza e volontarietà dell'allontanamento dal domicilio senza la prescritta autorizzazione, a tutela dell'interesse pubblico al rispetto delle decisioni giudiziarie. Né la durata o la distanza dello spostamento, né l'eventuale successivo rientro nel luogo degli arresti, né la mancanza di una specifica volontà di darsi alla latitanza assumono rilievo in senso contrario, trattandosi di elementi non rilevanti ai fini della configurabilità del reato. Parimenti, i motivi che hanno determinato la condotta dell'imputato, pur potendo eventualmente integrare una causa di giustificazione, non incidono sulla sussistenza dell'elemento psicologico del reato, che è integrato dalla sola consapevolezza e volontarietà dell'allontanamento dal domicilio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale presso la Corte di appello di Catania;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/6/2018 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa ((omissis))na Giordano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa Barberini R. Maria, che conclude per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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