Cassazione penale Sez. III sentenza n. 53721 del 19 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53721PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato comporta una valutazione complessiva della condotta di ciascun soggetto, volta ad accertare il grado di efficienza causale, sia materiale che psicologica, del singolo apporto rispetto alla realizzazione dell'evento. L'attenuante della minima partecipazione di cui all'art. 114 c.p. trova applicazione solo quando l'apporto del concorrente risulti obiettivamente così lieve da apparire, nell'ambito della relazione causale, quasi trascurabile e del tutto marginale, non potendosi ridurre il relativo giudizio a una mera comparazione tra le condotte dei vari soggetti. Il giudice, pertanto, è tenuto a verificare in concreto, attraverso una valutazione complessiva di tutte le componenti oggettive, soggettive e ambientali del fatto, se l'efficienza causale del singolo comportamento sia effettivamente minima, tale da poter essere, in via prognostica, avulsa dalla seriazione causale senza apprezzabili conseguenze pratiche sul risultato complessivo dell'azione criminosa. La valutazione del giudice di merito in ordine alla sussistenza o meno di tale attenuante è incensurabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o priva di adeguata motivazione. Analogamente, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., la cui applicazione è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di palese illogicità o travisamento dei fatti. La recidiva, se ritualmente contestata, impone al giudice di verificare in concreto se la reiterazione dell'illecito sia effettivo sintomo di riprovevolezza della condotta e di pericolosità del suo autore, potendo escludere l'aumento di pena, con adeguata motivazione, ove non ritenga che dal nuovo delitto possa desumersi una maggiore capacità delinquenziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/02/2015 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/02/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. RENATO GRILLO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. MARILIA DI NARDO che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza del 25 febbraio 2015 la Corte di A…

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