Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37595 del 2 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:37595PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. è configurabile quando gli associati intendono assumere il controllo di attività economiche, finanziando l'iniziativa, in tutto o in parte, con il prezzo, il prodotto o il profitto di delitti. Ai fini dell'integrazione dell'aggravante prevista dal comma 6 del medesimo articolo, è necessario che l'apporto di capitale corrisponda ad un reinvestimento delle utilità procurate dalle azioni criminose, essendo questa spirale sinergica di azioni delittuose e di intenti antisociali a richiedere un più efficace intervento repressivo. Tale aggravante, avente natura oggettiva, si differenzia dalla fattispecie di cui all'art. 12-quinquies della L. n. 356/1992, in quanto mentre la prima figura è integrata dal reinvestimento dei proventi illeciti dell'organizzazione criminale in attività economiche qualificate delle quali il sodalizio intende assumere o mantenere il controllo, e non implica la necessaria interposizione di soggetti terzi, ai fini della configurabilità della seconda occorre una condotta di interposizione fittizia soggettiva nella titolarità di un bene, senza che sia richiesto che il cespite sia di provenienza illecita e "mafiosa". Pertanto, ai fini della sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 416-bis, comma 6, c.p., il giudice deve accertare non solo la dimensione dell'attività economica oggetto di controllo da parte dell'associazione mafiosa, ma anche che l'apporto di capitale corrisponda ad un effettivo reinvestimento dei proventi illeciti, essendo questa spirale sinergica di azioni delittuose e di intenti antisociali a richiedere un più efficace intervento repressivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/10/2016 della CORTE DI CASSAZIONE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere DE AMICIS GAETANO;
dette/sentite le conclusioni del P.G. POMPEO VIOLA ALFREDO che conclude per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA, difensore di (OMISSIS), che conclude riportandosi al ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 20 ottobre 2015 la Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione…

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