Il Comune non può applicare retroattivamente le nuove tariffe di concessione delle aree cimiteriali a sepolture effettuate in epoca antecedente all'adozione del relativo provvedimento di aggiornamento tariffario, in assenza di una espressa previsione di legge che consenta tale retroattività. Il principio di irretroattività degli atti amministrativi, in conformità all'art. 11 delle preleggi al codice civile, impone che gli effetti del provvedimento di determinazione delle tariffe cimiteriali si producano solo per il futuro, senza poter incidere retroattivamente su concessioni già rilasciate in base a tariffe vigenti all'epoca. L'amministrazione comunale può pertanto pretendere esclusivamente il pagamento delle tariffe in vigore al momento del rilascio della originaria concessione dell'area cimiteriale, non potendo applicare retroattivamente le nuove tariffe deliberate successivamente. Tale principio di diritto trova applicazione ogniqualvolta l'amministrazione intenda estendere l'applicazione di nuove tariffe a concessioni cimiteriali già rilasciate in epoca antecedente all'adozione del relativo provvedimento di aggiornamento, in assenza di una espressa previsione normativa che consenta tale retroattività.