Cassazione penale Sez. II sentenza n. 54247 del 1 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:54247PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si realizza quando più soggetti, consapevoli e volontariamente, contribuiscono alla realizzazione di un'unica azione delittuosa, pur con ruoli e apporti diversi. Ai fini della configurabilità del concorso, non è necessario che ciascun concorrente abbia realizzato tutti gli elementi costitutivi del reato, essendo sufficiente che il suo contributo, anche minimo, abbia agevolato o rafforzato il proposito criminoso degli altri partecipi. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del concorso, deve accertare la consapevolezza e volontarietà del contributo causale offerto da ciascun concorrente, senza che rilevi la qualificazione giuridica della sua condotta, purché essa sia riconducibile nell'ambito dell'unitaria fattispecie criminosa contestata. La motivazione della sentenza che individua e puntualizza i singoli apporti dei concorrenti, senza mutare gli elementi essenziali del fatto storico originariamente contestato, non integra un vizio di correlazione tra imputazione e sentenza, in quanto l'imputazione in termini concorsuali rende atipica la condotta dei singoli, che viene ricondotta nell'alveo della responsabilità unitaria. Il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito la valutazione delle risultanze probatorie compiuta dai giudici di merito, salvo che non si riscontrino vizi logici o giuridici nella motivazione, essendo preclusa ogni diversa ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 394/2016 del 21 ottobre 2016 della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alberto Pazzi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr.ssa Filippi Paola, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorsi;
udito il difensore della parte civile (OMISSIS) s.r.l., Avv. (OMISSIS), che…

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