Il giudice amministrativo è privo di giurisdizione per conoscere delle controversie relative a provvedimenti prefettizi in materia di accertamento di violazioni del codice della strada, in quanto tali controversie rientrano nella competenza esclusiva del giudice ordinario ai sensi degli artt. 204-bis e 205 del codice della strada. L'ordinanza prefettizia di inammissibilità del ricorso proposto dal presunto trasgressore ai sensi dell'art. 203 del codice della strada è pertanto impugnabile unicamente innanzi all'autorità giudiziaria ordinaria, non potendo la giurisdizione amministrativa radicarsi per il solo fatto che l'art. 205 del codice della strada non preveda espressamente l'opposizione avverso tale provvedimento. Il giudice amministrativo, in presenza di una questione di giurisdizione sollevata dalla stessa parte ricorrente, deve pertanto dichiarare l'inammissibilità del ricorso per difetto di giurisdizione, rinviando la parte alla competente autorità giudiziaria ordinaria ai sensi dell'art. 11 del codice del processo amministrativo, anche quando il provvedimento impugnato non contenga indicazioni in ordine all'autorità giudiziaria a cui proporre ricorso, ravvisandosi in tal caso giustificati motivi per disporre la compensazione delle spese di lite tra le parti.