Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41109 del 27 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41109PEN

Massima

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La resistenza violenta di un soggetto all'attività di accertamento e repressione di reati in materia di stupefacenti da parte di pubblici ufficiali, con conseguente lesione di questi ultimi, integra i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni volontarie aggravate, anche in assenza di una pregressa condanna per analoghi reati, in quanto la reazione violenta del soggetto è incompatibile con il dovere di collaborazione e di non opposizione all'esercizio dei poteri di polizia giudiziaria, a prescindere dalla sussistenza di precedenti penali. Il giudice di merito, nel valutare la credibilità delle testimonianze dei pubblici ufficiali coinvolti, può legittimamente dare prevalenza a quelle che risultano precise, coerenti e corroborate da riscontri oggettivi, come il referto medico, rispetto alle contestazioni generiche sulla loro attendibilità. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, in assenza di specifica richiesta in tal senso, non costituisce un vizio della motivazione, essendo rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, che può legittimamente fondarsi su una valutazione negativa della personalità dell'imputato, desunta anche da precedenti condanne per reati analoghi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. GI. MI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 23/03/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MILO NICOLA;

udito il P.G. in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

non e' comparso il difensore.

FATTO E DIRITTO

1- La Corte d'A…

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