Consiglio di Stato sentenza n. 5500 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:5500SENT

Massima

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Il condono edilizio di cui all'art. 32 del d.l. n. 269/2003, convertito con modificazioni dalla l. n. 326/2003, è subordinato al requisito oggettivo dell'ultimazione dell'opera abusiva entro il termine del 31 marzo 2003, onere probatorio che grava sul privato richiedente. L'Amministrazione, nell'esaminare la domanda di condono, non è tenuta a svolgere un'autonoma istruttoria per accertare la data di ultimazione dei lavori, essendo sufficiente che essa valuti la documentazione prodotta dall'interessato, il quale deve fornire prove rigorose e univoche circa il rispetto del predetto termine. In mancanza di tale prova, l'Amministrazione è legittimata a rigettare la domanda di condono, senza che possa formarsi il silenzio assenso, il quale presuppone la sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla legge, tra cui la tempestiva ultimazione dell'opera. L'ordine di demolizione conseguente al diniego di condono è atto legittimo, in quanto atto consequenziale, e può essere notificato anche al soggetto che deteneva l'immobile al momento dell'adozione del provvedimento, ancorché non responsabile dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/06/2024

N. 05500/2024REG.PROV.COLL.

N. 09124/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9124 del 2023, proposto da-OMISSIS- rappresentato e difeso dall’avvocato Sara Piccoli, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Roma, viale Giuseppe Mazzini, n. 11;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Umberto Garofoli, con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;
-OMISSIS- e -OMISSIS--OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati Francesco Angelini e Michele Cicchetti, co…

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