Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5006 del 1 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:5006PEN

Massima

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Il giudice può disporre la custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto indagato per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, qualora emergano gravi indizi di colpevolezza e sussistano esigenze cautelari, in particolare il concreto e attuale pericolo di fuga e il rischio di reiterazione del reato. Ciò in ragione della gravità della condotta, del contesto criminale transnazionale in cui essa si inserisce, mettendo in pericolo la vita di numerose persone, nonché dell'assenza di una stabile dimora e di legami in Italia dell'indagato, elementi che fanno ritenere attuale il pericolo di fuga e di recidiva. Il giudice di legittimità può sindacare la valutazione del giudice di merito in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari solo in caso di violazione di specifiche norme di legge o di manifesta illogicità della motivazione, senza poter riesaminare nel merito la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 816/2016 del Tribunale del Riesame di Messina in data 26.01.2017;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere dott. Antonio Minchella;
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del dott. Maria Francesca Loy, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza in data 17.11.2016 il GIP del Tribunale di Messina rigettava la richiesta di convalida del fermo e di applicazione di …

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