Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6249 del 12 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:6249PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di cui all'art. 73 del d.P.R. n. 309 del 1990 ha natura giuridica di norma a più fattispecie, per cui, quando un unico fatto concreto integri contestualmente più azioni tipiche alternative previste dalla norma, poste in essere senza apprezzabile soluzione di continuità dallo stesso soggetto e aventi come oggetto materiale la medesima sostanza stupefacente, deve escludersi il concorso formale di reati. Ciò in quanto, ai fini dell'esclusione del concorso formale, è necessario che le differenti azioni tipiche siano compiute dallo stesso soggetto, abbiano identità spazio-temporale e siano sorrette da un unico fine criminoso, senza apprezzabili soluzioni di continuità. Pertanto, qualora le cessioni di sostanza stupefacente siano state realizzate dal medesimo soggetto, nel medesimo contesto spazio-temporale e senza soluzione di continuità, non è configurabile un concorso formale di reati, ma un'unica fattispecie criminosa, eventualmente unificabile per la continuazione, ove ricorrano i relativi presupposti. In tali casi, la pluralità di condotte deve essere valutata ai soli fini dell'applicazione della disciplina della continuazione, senza dar luogo a un concorso formale di reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

composta da

Dott. VILLONI Orlando - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Relatore

Dott. DI NICOLA Travaglini Paola - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Tr.Ho., nato il (Omissis) in Marocco
avverso la sentenza del 24/05/2023 della Corte d'appello di Torino
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Maria Silvia Giorgi;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Alessandro Cimmino, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata limitatamente alla continuazione, con rideterminazione della pena.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe la Corte…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.