Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27927 del 6 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27927PEN

Massima

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Il possesso di sostanze stupefacenti, anche se finalizzato al consumo personale, può integrare il reato di detenzione ai fini di spaccio qualora siano presenti elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, come il frazionamento della sostanza in singole dosi, il suo occultamento in modo da agevolare la cessione a terzi e annotazioni riferibili alla vendita delle dosi. Tuttavia, la confisca del denaro rinvenuto deve essere adeguatamente motivata, dimostrando il nesso pertinenziale con l'illecito, al fine di impedire l'agevolazione di nuovi fatti criminosi. Inoltre, nel caso di reati di cui al D.P.R. n. 309/1990, art. 73, comma 5, il giudice deve applicare la pena prevista dalla norma più favorevole, anche se intervenuta successivamente, in applicazione del principio di retroattività della lex mitior.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgi - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/01/2014 emessa dalla Corte d'appello di Roma;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del componente Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata limitatamente al trattamento sanzionatorio.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la decisione indicata in …

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