Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11503 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:11503SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il ricorso giurisdizionale amministrativo diviene improcedibile quando, nel corso del giudizio, sopravvenga il difetto di interesse della parte ricorrente. In tale ipotesi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso e a disporre la compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti, in ragione del venir meno della materia del contendere. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando che il processo prosegua in assenza di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente. Esso trova applicazione ogni qualvolta, per fatti sopravvenuti, venga meno l'utilità pratica della pronuncia giurisdizionale richiesta, determinando il venir meno della legittimazione ad agire. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse, unitamente alla compensazione delle spese, rappresenta pertanto una naturale conseguenza del venir meno della materia del contendere, in quanto volta a evitare un dispendio di risorse pubbliche e private in un processo privo di utilità per la parte ricorrente. Tale principio, di carattere generale, trova applicazione in tutti i casi in cui, nel corso del giudizio amministrativo, sopravvenga una situazione di fatto o di diritto tale da rendere il ricorso privo di interesse per la parte che lo ha proposto, indipendentemente dalla natura dell'atto impugnato o dalla tipologia di vizio dedotto.

Sentenza completa

N. 02096/2008
REG.RIC.

N. 11503/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02096/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2096 del 2008, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale ((omissis)) n. 290;

contro

il Ministero dell’Interno, in persona del Ministro
pro tempore
, costituito in giudizio, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliato per legge presso i suoi uffici in Roma, Via dei Portoghesi n. 12;

per l’annullamento

- delle determinazioni amministrative notificate il 10.12.2007 relative alla valutazione dell’attività svolta dalla ricorrente, quale dirigente nell’anno 2005;

- n…

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