Cassazione penale Sez. III sentenza n. 366 del 9 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:366PEN

Massima

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Il funzionario pubblico che abusi del proprio ufficio per ottenere indebiti vantaggi personali, anche a favore di terzi, può essere sottoposto a misura cautelare personale, anche dopo la cessazione di precedenti incarichi, qualora sussista il concreto pericolo di reiterazione della condotta illecita, non essendo sufficiente la mera sospensione cautelare dal servizio disposta dall'amministrazione di appartenenza. La misura cautelare personale è giustificata dalla necessità di impedire la reiterazione di condotte abusive dell'ufficio pubblico, anche in relazione a diversi incarichi o soggetti, qualora il funzionario dimostri una spiccata propensione criminosa nello sfruttamento della propria posizione a fini personali. In tali casi, la mera sospensione cautelare dal servizio, disposta automaticamente dall'amministrazione in ossequio alla normativa, non è sufficiente a scongiurare il pericolo di reiterazione, rendendo necessaria l'adozione di una misura cautelare personale, anche meno afflittiva della custodia in carcere, quale gli arresti domiciliari. Inoltre, la misura interdittiva non è ritenuta idonea a tutelare le esigenze cautelari, in assenza di provvedimenti disciplinari dell'amministrazione o di destinazione del funzionario ad incarichi meramente interni, atteso che la breve durata della misura interdittiva non garantirebbe il perdurare della cautela necessaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VITALONE Claudio - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Fi. Re. nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 13.10.2008 del Tribunale di Genova;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

sentito il P.G. Dr. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1) Con ordinanza in data 8 agosto 2008 il GIP del Tribunale di Massa applicava a Fi. Re. la misura cautelare della detenzione in carcere per il reato di cui agli art…

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