Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5128 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:5128SENT

Massima

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Il decorso del termine di 30 giorni dalla presentazione della denuncia di inizio attività (DIA) senza l'esercizio dei poteri inibitori da parte della pubblica amministrazione comporta la formazione di un provvedimento autorizzatorio tacito, che legittima l'esecuzione delle opere edilizie comunicate, anche in presenza di beni vincolati sotto il profilo storico-architettonico. L'amministrazione, per poter successivamente intervenire in autotutela, deve rispettare i requisiti di cui agli artt. 21-quinquies e 21-nonies della legge n. 241/1990, dando apposito avviso di avvio del procedimento e motivando circa la sussistenza dell'interesse pubblico a sostegno dell'atto. Inoltre, il mancato esercizio dei poteri inibitori entro il termine di 30 giorni dalla presentazione della DIA preclude all'amministrazione di contestare la legittimità delle opere realizzate, salvo che non emerga un'evidente difformità rispetto al progetto comunicato, tale da configurare una ristrutturazione edilizia anziché manutenzione ordinaria o straordinaria. In presenza di beni vincolati, l'amministrazione preposta alla tutela del vincolo deve esprimersi preventivamente sulla compatibilità dell'intervento, e il suo parere favorevole, anche se condizionato al rispetto di prescrizioni, legittima l'esecuzione delle opere comunicate con la DIA, senza che l'amministrazione comunale possa successivamente contestarne la legittimità, salvo il caso di evidente difformità. Infine, l'amministrazione non può fondare la contestazione dell'abusività delle opere su meri rilievi istruttori, in assenza di una puntuale e motivata valutazione tecnica, specie quando le risultanze di tali rilievi siano state smentite in sede giurisdizionale.

Sentenza completa

N. 04163/2010
REG.RIC.

N. 05128/2012 REG.PROV.COLL.

N. 04163/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4163 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa, giusta procura a margine del ricorso, dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), elettivamente domiciliata presso lo studio dei primi in Napoli alla via Riviera di Chiaia n. 242

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso, congiuntamente e disgiuntamente, dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), giusta procura in atti ed elettivamente domicil…

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