Il reato di uso di targhe contraffatte di cui all'art. 469 c.p. si configura anche quando il soggetto circola con un veicolo munito di targa non propria, ancorché non sia l'autore della contraffazione, in quanto l'illecito amministrativo previsto dall'art. 100, comma 12, c.d.s. sanziona solo il caso in cui il soggetto non sia l'autore della contraffazione. Pertanto, la semplice circolazione con targa contraffatta integra il reato di cui all'art. 469 c.p., a prescindere dalla conoscenza o meno della contraffazione da parte del conducente, essendo sufficiente l'accertamento oggettivo dell'uso di targa non propria. Inoltre, la valutazione della "grossolanità" del falso è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, il quale può desumerla anche dalla semplice constatazione che la targa contraffatta sia realizzata con lo stesso materiale di quella originale, richiedendosi solo l'accertamento della non conformità della targa rispetto agli standard previsti dalla normativa di settore.