Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina finalizzato allo sfruttamento della prostituzione è integrato quando, sulla base di plurime e convergenti fonti probatorie, si accerti che soggetti extracomunitari siano stati fatti giungere clandestinamente in Italia con l'obiettivo di avviarli all'attività di meretricio, al fine di trarne profitto attraverso il controllo e la riscossione dei proventi della loro prostituzione. Tale condotta criminosa, realizzata con il concorso di una pluralità di soggetti operanti in diversi ruoli e Paesi, è punita anche quando non sia stata accertata una denuncia da parte delle vittime, attesa la loro condizione di soggezione e dipendenza economica dai loro sfruttatori. Inoltre, la documentazione contabile rinvenuta presso l'abitazione degli imputati, recante annotazioni di somme di denaro accanto ai nomi delle prostitute, costituisce un significativo elemento di prova del reato di sfruttamento della prostituzione, non potendo essere giustificata in modo plausibile come mero contributo alle spese di alloggio e mantenimento, in assenza di una diversa e credibile spiegazione fornita dagli imputati.