Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10359 del 8 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:10359PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione, è configurabile solo quando l'autore del fatto versi in una situazione di pericolo attuale per la propria incolumità fisica o intervenga a tutela dell'integrità di persona che si trovi in una condizione tale da rendere necessitata e priva di alternative la sua reazione all'offesa mediante aggressione. Tale condizione cogente e non altrimenti ovviabile deve essere valutata con giudizio ex ante, in relazione al momento della reazione e al contesto delle specifiche e peculiari circostanze concrete, al fine di apprezzare l'esistenza dei canoni della proporzione e della necessità di difesa. L'eccesso colposo nella legittima difesa si verifica quando la giusta proporzione fra offesa e difesa venga meno per colpa, intesa come errore inescusabile, ovvero per precipitazione, imprudenza o imperizia nel calcolare il pericolo e i mezzi di salvezza, mentre si fuoriesce da esso tutte le volte in cui i limiti della necessità della difesa vengano superati in conseguenza di una scelta cosciente e volontaria, così trasformando la reazione in uno strumento di aggressione. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dal giudice con l'assenza di elementi o circostanze di segno positivo, a maggior ragione dopo la riforma dell'art. 62-bis c.p. per effetto della quale, ai fini della concessione della diminuente, non è più sufficiente nemmeno lo stato di incensuratezza dell'imputato. La valutazione della sussistenza della recidiva, quale circostanza aggravante, può essere adempiuta anche implicitamente ove sia in concreto apprezzata attraverso la disamina del fatto la sussistenza dei requisiti di riprovevolezza della condotta e di pericolosità del suo autore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandri - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/01/2018 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa ALESSANDRINA TUDINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott.ssa PICARDI ANTONIETTA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore;
il difensore presente si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la senten…

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