Il giudice di legittimità, nell'annullare la sentenza impugnata, afferma il principio secondo cui, quando il giudice di appello rileva una causa di estinzione del reato e vi sia costituzione di parte civile, egli deve decidere sull'impugnazione agli effetti delle disposizioni e dei capi della sentenza che concernono gli interessi civili, proseguendo il processo secondo le regole proprie del processo penale al fine di pervenire ad una decisione sull'azione civile "causa cognita". Ciò in quanto, altrimenti, si porrebbe in frontale contrasto con l'articolo 578 c.p.p. e con la consolidata giurisprudenza di legittimità. Inoltre, il giudice di legittimità afferma che, a seguito dell'abolitio criminis del reato di ingiuria intervenuta con il d.lgs. n. 7/2016, devono essere annullate senza rinvio le statuizioni penali relative a tale reato, nonché, in conseguenza di ciò, le relative statuizioni civili. Il principio affermato mira a garantire il rispetto del diritto di difesa della parte civile e l'esame nel merito delle sue pretese risarcitorie, evitando che l'accertamento della prescrizione del reato comporti automaticamente la caducazione delle statuizioni civili senza un adeguato confronto con le censure difensive.