Il giudice, nel valutare la concessione delle attenuanti generiche ai sensi dell'art. 62-bis c.p., deve accertare la sussistenza di elementi e circostanze idonei a giustificare un trattamento di speciale benevolenza in favore dell'imputato, tenendo conto della condotta processuale, della situazione personale e della capacità a delinquere dello stesso. Il mancato riconoscimento delle attenuanti può essere legittimamente motivato con l'assenza di fattori positivi, come la condotta processuale ostruzionistica, l'irregolarità della posizione sul territorio nazionale, la mancanza di fissa dimora e di attività lavorativa lecita, nonché la spiccata capacità delinquenziale desunta dalla condotta di vita e dai precedenti penali. La generica affermazione della condotta collaborativa con le forze dell'ordine, in assenza di una specifica confutazione degli elementi negativi rilevati dal giudice di merito, non è sufficiente a giustificare il riconoscimento delle attenuanti generiche.