Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'ambito di un giudizio di annullamento di un provvedimento di aggiudicazione definitiva di una gara d'appalto, afferma il principio per cui la rinuncia al ricorso da parte del ricorrente, non opposta dalla controparte, comporta l'estinzione del processo, con compensazione delle spese legali tra le parti, in ragione del comportamento processuale della parte ricorrente che ha tempestivamente depositato l'atto di rinuncia e della novità della questione giuridica portata alla cognizione del Tribunale. Il Tribunale, nel dichiarare l'estinzione del giudizio a seguito della rinuncia del ricorrente, ritiene sussistenti i presupposti per la compensazione delle spese legali tra le parti, in considerazione del comportamento processuale della parte ricorrente che ha tempestivamente depositato l'atto di rinuncia e della novità della questione giuridica portata alla cognizione del Tribunale con l'unica censura spiegata dalla ricorrente, relativa alla norma di nuova introduzione di cui all'art. 38, comma 2-bis, d.lgs. n. 163/2006. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che la rinuncia al ricorso da parte del ricorrente, non opposta dalla controparte, comporta l'estinzione del processo, con compensazione delle spese legali tra le parti, in presenza di specifiche circostanze, quali il tempestivo deposito dell'atto di rinuncia da parte del ricorrente e la novità della questione giuridica portata all'attenzione del Tribunale. Tale principio si fonda sul carattere dispositivo del processo amministrativo e mira a valorizzare il comportamento processuale delle parti, in un'ottica di equità e ragionevole durata del giudizio.