Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37705 del 15 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37705PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare i provvedimenti cautelari, è tenuto a verificare la logicità e la coerenza della motivazione, senza poter riesaminare nel merito gli elementi fattuali e probatori valutati dal giudice di merito. La scelta e la valutazione delle fonti di prova, nonché l'apprezzamento delle condizioni soggettive dell'indagato in relazione alle esigenze cautelari e all'adeguatezza delle misure, rientrano nell'ambito dei poteri discrezionali del giudice di merito, il cui sindacato in sede di legittimità è limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato per verificare l'assenza di illogicità evidenti nelle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella compiuta nei precedenti gradi di merito, se la motivazione del provvedimento impugnato risulta effettiva, non manifestamente illogica, non internamente contraddittoria e non logicamente incompatibile con altri atti del processo. In tema di scelta e adeguatezza delle misure cautelari, ai fini della motivazione del provvedimento di custodia in carcere, non è necessaria un'analitica dimostrazione delle ragioni che rendono inadeguata ogni altra misura, ma è sufficiente che il giudice indichi, con argomenti logico-giuridici tratti dalla natura e dalle modalità di commissione dei reati nonché dalla personalità dell'indagato, gli elementi specifici che inducono ragionevolmente a ritenere la custodia in carcere come la misura più adeguata al fine di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 271/2013 TRIB. LIBERTA' di POTENZA, del 07/12/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GALASSO Aurelio che ha richiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) di (OMISSIS) il quale richiede l'accoglimento del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

(OMISSIS), tramite il difensore ricorre per Cassazione …

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