Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza breve n. 743 del 2024

ECLI:IT:TARLE:2024:743SENB

Massima

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Il provvedimento di conclusione negativa della conferenza di servizi decisoria, adottato dall'amministrazione procedente ai sensi dell'art. 14-bis, comma 5, della legge n. 241/1990, costituisce un mero atto endoprocedimentale privo di immediata potenzialità lesiva e, pertanto, non è immediatamente impugnabile. Tale provvedimento, infatti, produce gli effetti della comunicazione di cui all'art. 10-bis della medesima legge, con la conseguenza che il ricorso proposto avverso di esso deve essere dichiarato inammissibile, dovendo l'amministrazione ancora concludere il procedimento mediante l'adozione di un atto definitorio. Ciò in quanto, secondo il chiaro disposto normativo, qualora l'amministrazione abbia acquisito uno o più atti di dissenso che non ritenga superabili, essa adotta la determinazione di conclusione negativa della conferenza, la quale produce l'effetto del rigetto della domanda, salvo nei procedimenti a istanza di parte, come nel caso di specie, in cui la suddetta determinazione produce gli effetti della comunicazione di cui all'art. 10-bis. In tale ipotesi, pertanto, il provvedimento di conclusione negativa della conferenza di servizi non è immediatamente impugnabile, ma costituisce un mero atto endoprocedimentale, privo di immediata lesività, rispetto al quale il ricorso proposto deve essere dichiarato inammissibile, dovendo l'amministrazione ancora concludere il procedimento con l'adozione di un atto definitorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/06/2024

N. 00743/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00584/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Seconda

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 584 del 2024, proposto da
Stern Pv 7 S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Alessandra Mari, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via degli Scialoja n. 18;

contro

Comune di Nardò, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Luigi Calabrese, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Arpa Puglia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Maria Laura Chiapperini, con …

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