Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 14643 del 24 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14643PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, può essere configurato anche in presenza di una pluralità di sodalizi criminosi in parte coincidenti sul piano temporale e soggettivo, purché sia dimostrata la sussistenza di un vincolo associativo stabile e duraturo tra i partecipi, a prescindere dalla limitata durata della partecipazione del singolo indagato. Il ruolo di vertice o direttivo nell'ambito del sodalizio, idoneo a integrare la posizione di "promotore" o di "capo" dell'associazione, può essere attribuito a colui che, pur non essendo al vertice dell'organizzazione, abbia comunque incarichi direttivi e risolutivi nella vita del gruppo criminale e nel suo esplicarsi quotidiano in relazione ai propositi delinquenziali realizzati. La motivazione del provvedimento cautelare non è affetta da vizio di "motivazione apparente" quando, pur richiamando ampiamente la motivazione di altro provvedimento, contenga un autonomo vaglio critico delle risultanze investigative, manifestando in proposito il proprio convincimento. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, per i reati di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., tra cui rientra il delitto di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, vige una presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, che può essere superata solo mediante la prova contraria della insussistenza delle esigenze cautelari, senza che sia necessaria una specifica motivazione in ordine alla rilevanza del tempo trascorso dalla commissione del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 729/2016 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 04/11/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAVIC GIUSEPPE;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. DI NARDO Marilia, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
Uditi i difensori Avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS), che si erano riportati ai motivi di ricorso, chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza resa in data 28…

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