Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 75 del 2016

ECLI:IT:TARRC:2016:75SENT

Massima

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Il diritto al risarcimento del danno, patrimoniale e non patrimoniale, derivante dall'illegittimo diniego di una concessione edilizia, si prescrive nel termine quinquennale decorrente dalla data di emissione della concessione edilizia stessa, in quanto solo da tale momento il danno diviene oggettivamente percepibile e riconoscibile. Pertanto, l'azione risarcitoria proposta oltre il quinquennio dalla data di emissione della concessione edilizia, a seguito dell'ottemperanza a una precedente pronuncia cautelare, è da ritenersi prescritta. Analogamente, il diritto al risarcimento dei danni non patrimoniali derivanti dal ritardo nell'ottemperanza della pronuncia cautelare si prescrive nel termine quinquennale decorrente dalla data di accertamento dell'inottemperanza da parte del giudice amministrativo. La prescrizione del diritto al risarcimento del danno può essere validamente eccepita anche in sede di memoria conclusiva o nel corso dell'udienza di discussione, senza che siano applicabili le preclusioni processuali previste per il processo civile.

Sentenza completa

N. 00611/2013
REG.RIC.

N. 00075/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00611/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 611 del 2013, proposto da:
((omissis))ò e ((omissis))ò, rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Reggio Calabria, ((omissis)), 20;

contro

Comune di Reggio Calabria, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura civica, in Reggio Calabria, Via S. Anna II Tr. - Palazzo Cedir;

per la condanna

al risarcimento dei danni causati ai ricorrenti dall’emissione degli atti amministrativi di diniego n. 6003 e 6998 del 1998.

Visti il ricorso…

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