Consiglio di Stato sentenza n. 6846 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:6846SENT

Massima

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La scadenza del Piano Generale degli Impianti Pubblicitari (PGIP) determina l'automatica inefficacia del medesimo, imponendo al Comune l'adozione di un nuovo Piano che disciplini ex novo la razionale distribuzione degli impianti pubblicitari, coerentemente con l'assetto del territorio e delle sue caratteristiche abitative, estetiche, ambientali e di viabilità. In assenza del nuovo Piano, il Comune non può rilasciare nuove autorizzazioni né rinnovare quelle esistenti, essendo il Piano generale presupposto indefettibile per l'attività autorizzatoria in materia pubblicitaria, volta a tutelare una pluralità di interessi pubblici, quali l'ambiente, l'arte, il paesaggio e la sicurezza della viabilità. L'intervenuta scadenza del PGIP impedisce la formazione di qualunque atto di rinnovo tacito delle autorizzazioni, non potendo l'inerzia dell'amministrazione comunale nell'adottare il nuovo Piano determinare una proroga tacita del precedente strumento pianificatorio. Il privato, in tal caso, può esperire il rimedio di cui all'art. 117 c.p.a., chiedendo al giudice amministrativo la nomina di un Commissario ad acta per l'adozione dei necessari provvedimenti in via sostitutiva. Il contributo di miglioria ambientale, previsto dal PGIP, trova la sua fonte normativa nell'art. 63, comma 3, del d.lgs. n. 446/1997 e risulta legittimo in quanto teso a bilanciare il deturpamento ambientale e paesaggistico prodotto dal collocamento degli impianti pubblicitari.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/07/2024

N. 06846/2024REG.PROV.COLL.

N. 08255/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8255 del 2022, proposto da
Studiocinque Outdoor S.r.l.u, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Brindisi, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Puglia - sezione staccata di Lecce (Sezione Prima) n. 1312 del 2022, resa tra le parti.…

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