Consiglio di Stato sentenza n. 7899 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:7899SENT

Massima

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La revoca di una concessione amministrativa di un bene immobile appartenente al patrimonio indisponibile di un ente pubblico, per morosità consolidata nel tempo, mancata esecuzione di opere ed interventi cui il concessionario si era impegnato in sede convenzionale e scadenza della concessione senza rinnovo espresso, è legittima. Affinché un bene non appartenente al demanio necessario possa rivestire il carattere pubblico proprio dei beni patrimoniali indisponibili, in quanto destinati a un pubblico servizio, è necessario il doppio requisito della manifestazione di volontà dell'ente titolare del diritto reale pubblico, espressa in un atto amministrativo, e dell'effettiva e attuale destinazione del bene al pubblico servizio. La declassificazione di un bene dal patrimonio indisponibile non può avvenire per facta concludentia, come la mera trascuratezza prolungata da parte dell'ente proprietario, ma richiede una manifestazione di volontà espressa in un atto amministrativo e la cessazione della destinazione al servizio pubblico. Il mancato pagamento del canone concessorio, anche se di modesta entità, costituisce un valido motivo per la revoca della concessione, non potendo essere giustificato dalla dedotta compensazione con i lavori di ristrutturazione effettuati dal concessionario, in assenza di adeguata prova documentale.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/08/2023

N. 07899/2023REG.PROV.COLL.

N. 04701/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4701 del 2021, proposto da
A.R.P.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Giuseppe Cavallaro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Guglielmo Frigenti, Giorgio Pasquali, Manuela Scerpa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso gli Uffici della Avvocatura Capitolina in Roma alla via del Monte di Giove n. 21;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regi…

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