Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28198 del 28 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:28198PEN

Massima

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La provocazione c.d. "per accumulo" può essere riconosciuta quando la reazione dell'agente, pur apparentemente sproporzionata rispetto all'ultimo episodio scatenante, sia in realtà determinata dal permanente stato di ira e sofferenza derivante dal compimento, da parte della vittima, di una pluralità di fatti ingiusti e di comportamenti molesti e persecutori protratti nel tempo, anche se intervallati da un certo lasso temporale, purché sussista un nesso di causalità psicologica tra l'offesa e la reazione. A tal fine, il giudice deve valutare compiutamente la natura, la portata e la durata delle condotte illecite perpetrate dalla vittima, il loro impatto sulla sfera personale e familiare dell'agente, nonché il curriculum criminale della vittima e le sue dichiarazioni, al fine di accertare se la reazione, pur apparentemente eccessiva, sia stata effettivamente determinata dall'esasperazione derivante dall'accumulo di fatti ingiusti subiti, piuttosto che da mero rancore o desiderio di vendetta. Solo in presenza di tali elementi, e purché la reazione non risulti del tutto sproporzionata rispetto all'ultimo episodio scatenante, la circostanza attenuante della provocazione può essere riconosciuta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

Dott. MELE M.Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/07/2022 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELE CAPPUCCIO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LUIGI BIRRITTERI.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza dell'8 luglio 2022, la Corte di appello di Lecce, Sezione Distaccata di Taranto, in parziale riforma di quella emessa il 6 dicembre…

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