Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16427 del 29 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:16427PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale, presupposto necessario per l'applicazione di misure di prevenzione patrimoniale come il sequestro e la confisca, deve essere ancorato a dati e fatti oggettivi, secondo un'interpretazione convenzionalmente orientata, e deve presentare il triplice requisito di essere relativo a delitti commessi abitualmente, in un significativo arco temporale, che abbiano effettivamente generato profitti in capo al proposto e che costituiscano, o abbiano costituito in una determinata epoca, l'unica, o quantomeno una rilevante, fonte di reddito per il medesimo. Tale giudizio di pericolosità deve essere adeguatamente motivato e perimetrato nel tempo dal giudice di merito, non potendo desumersi automaticamente dalla mera esistenza di precedenti penali o di frequentazioni con soggetti pregiudicati, in assenza di concreti fatti specifici da cui dedurre un'inclinazione a porre in essere abitualmente attività illecite da cui trarre i mezzi di sostentamento. Il giudizio di sproporzione tra gli investimenti effettuati e i redditi leciti acquisiti, pur potendo costituire un indizio della pericolosità, è comunque subordinato alla corretta perimetrazione temporale di quest'ultima, essendo necessario che gli investimenti siano stati effettuati nel periodo in cui è ragionevole estendere la pericolosità sociale del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso dalla Corte di appello di Lecce il 14 ottobre 2020;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA DANIELA BORSELLINO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)) che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con il provvedimento impugnato la Corte di appello di Lecce ha confermato il decreto reso dal Tribunale di Brindisi il 15 marzo 2019 con cu…

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