Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17409 del 29 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:17409PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini della conferma di una misura cautelare, deve verificare se la motivazione del provvedimento impugnato sia esauriente e logica, senza poter procedere a una nuova valutazione del merito. In particolare, il giudice di merito può fondare la propria decisione su dichiarazioni di collaboratori di giustizia, purché qualificati e corroborati da altri elementi di prova convergenti, come le spontanee dichiarazioni di altri soggetti informati sui fatti e gli esiti di accertamenti tecnici. Inoltre, ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il giudice può legittimamente considerare la pericolosità sociale dell'indagato, desumibile dai suoi precedenti penali, anche in assenza di una prova concreta di un suo distacco dalla criminalità, ove risulti che egli non abbia commesso ulteriori reati solo per il periodo di tempo intercorso dall'ultimo fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacom - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) RO. VI., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 05/11/2007 TRIB. LIBERTA' di BARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO; lette/sentite le, conclusioni del P.G. Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'a.c.r. del ricorso;

Udito il difensore Avv. MAURI, che ha insistito nel ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. In seguito alla sentenza della Corte di Ass…

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