Cassazione penale Sez. I sentenza n. 38021 del 15 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:38021PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve tenere conto sia delle modalità e circostanze del fatto, enucleando dalla condotta complessiva dell'indagato gli elementi concreti di valutazione, sia della personalità dello stesso, desunta dai precedenti penali e giudiziari, nonché dall'ambiente in cui il delitto è maturato, dalla sua vita anteatta e da tutti gli altri elementi enunciati nell'articolo 133 c.p., al fine di formulare una adeguata e logica prognosi di pericolosità sociale dell'indagato, a salvaguardia delle esigenze di tutela della collettività. In particolare, ai fini della valutazione del concreto pericolo che l'indagato commetta delitti della stessa specie di quello per cui si procede, il giudice deve considerare le modalità e le circostanze del fatto, che ben possono essere ritenute indicative dell'inclinazione del soggetto a commettere reati della medesima natura, nonché i precedenti penali dello stesso, che rivelino un'indole aggressiva e violenta e una scarsa capacità di adeguarsi alle prescrizioni della pubblica autorità. Pertanto, il giudice può ritenere adeguata l'applicazione della misura cautelare più afflittiva, come la custodia cautelare in carcere, qualora dalla complessiva valutazione degli elementi sopra indicati emerga un concreto e attuale pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, a tutela della collettività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GEMELLI Torquato - Presidente

Dott. CHIEFFI Severo - Consigliere

Dott. MOCALI Piero - Consigliere

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MI. RA., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 15/03/2007 TRIB. LIBERTA' di CAGLIARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTACROCE GIORGIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.

OSSERVA IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con ordinanza del 15 marzo 2007, il tribunale di Cagliari, adito in sede di …

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