Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità indeterminata di truffe ai danni di istituti di credito, mediante l'apertura di conti correnti con falsa documentazione e successivi prelievi e utilizzo di assegni, è configurabile quando risulti provata l'esistenza di un vincolo associativo stabile tra i partecipi, a prescindere dalla conoscenza reciproca o dalla consapevolezza dell'attività svolta da altri membri del sodalizio, essendo sufficiente la condivisione del programma criminoso e il contributo consapevole e volontario di ciascuno alla sua realizzazione. Tuttavia, il reato di falso in scrittura privata in danno dell'istituto di credito è procedibile a querela, sicché, in assenza di querela da parte del soggetto offeso, il giudice deve dichiarare l'improcedibilità di tale reato, con conseguente necessità di detrarre dalla pena inflitta la frazione riferibile a tale reato.