Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 36320 del 27 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36320PEN

Massima

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Il giudicato cautelare, formatosi su una precedente pronuncia in sede di riesame, preclude la riproposizione della medesima questione, in assenza di nuovi elementi, in quanto l'ordinanza cautelare, una volta passata in giudicato, acquista efficacia preclusiva endoprocessuale rispetto a tutte le questioni esplicitamente o implicitamente dedotte, siano esse relative alla sussistenza, alla durata o alle modalità della misura cautelare. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui il ricorrente deduca la perdita di efficacia della misura per superamento dei termini massimi di fase, in quanto tale questione è stata già oggetto di precedente pronuncia. Pertanto, il giudicato cautelare impedisce la riproposizione della medesima questione, salvo l'emersione di nuovi elementi, in ossequio al principio di economia processuale e di certezza del diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. ESPOSITO Lucia - rel. Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 273/2013 TRIB. LIBERTA' di FIRENZE, del 20/05/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ESPOSITO LUCIA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GERACI Vincenzo, che chiede dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) propone ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del 20/5/2013, con la quale il Tribunale del riesame di Firenze aveva rigettato l'a…

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