Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17816 del 10 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17816PEN

Massima

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Il reato associativo di cui agli artt. 416 c.p. e 74 D.P.R. 309/1990 sussiste quando sia accertata la stabile e duratura intesa tra i partecipi per la commissione di un numero indeterminato di reati, con la messa in pericolo concreta dell'ordine pubblico e con una condotta organicamente e costantemente coordinata tra gli associati, a prescindere dalla qualificazione del ruolo del singolo partecipe come concorrente esterno. Ai fini della configurabilità del reato associativo non è necessaria la prova di un accordo espresso, essendo sufficiente l'accertamento di un vincolo associativo stabile e duraturo, desumibile anche dalla pluralità dei soggetti coinvolti, dalla ripartizione dei compiti e dalla stabilità dell'organizzazione, in cui tutti gli aderenti risultano operare nel settore del traffico di droga, nella consapevolezza che le attività proprie e altrui ricevano vicendevole ausilio e contribuiscano all'attuazione del programma criminoso. Inoltre, la custodia cautelare può essere disposta anche in presenza di gravi indizi di colpevolezza per i reati fine, a prescindere dalla contestazione dei reati associativi, qualora sussista il concreto e attuale pericolo di reiterazione dei reati, desumibile dalle modalità e dalla reiterazione in forma organizzata delle condotte delittuose, nonché dalla personalità dell'indagato e dalle sue precedenti vicende giudiziarie. La valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari e della loro adeguatezza è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, il cui sindacato di legittimità è limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato e alla verifica dell'adeguatezza e congruenza del tessuto argomentativo, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze delle indagini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/07/2019 del TRIB. LIBERTA' di TRENTO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
sentite le conclusioni del PG Dr. GAETA PIETRO: "Annullamento con rinvio". Il difensore, Avv. (OMISSIS), chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Trento, Sezione Riesame, con ordinanza del 16 luglio 2019, in parziale riforma dell'ordinanza del Giudice per le indagini prelimina…

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