Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 2209 del 2014

ECLI:IT:TARCZ:2014:2209SENT

Massima

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La revoca della patente di guida disposta dal Prefetto ai sensi dell'art. 120 del Codice della Strada nei confronti di soggetti sottoposti a misure di prevenzione personali non costituisce una sanzione amministrativa accessoria, bensì la constatazione dell'insussistenza, originaria o sopravvenuta, dei requisiti morali prescritti per il conseguimento del titolo abilitativo alla guida, con la conseguente devoluzione della relativa controversia alla giurisdizione del giudice ordinario e non a quella del giudice amministrativo. Infatti, la revoca della patente di guida in tali casi non discende dalla violazione di una disposizione in tema di circolazione stradale, ma dalla verifica del venir meno dei presupposti soggettivi richiesti per il rilascio del titolo abilitativo, con la conseguente configurazione di una posizione di diritto soggettivo del privato e non di interesse legittimo.

Sentenza completa

N. 00258/2010
REG.RIC.

N. 02209/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00258/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 258 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Catanzaro, Via Acri, 30;

contro

Ministero dell’Interno -Prefettura di Cosenza - rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura di Stato, domiciliata in Catanzaro, Via G. ((omissis)), 34;

per l'annullamento del decreto di revoca della patente di guida cat. A-B n. AL5014521K adottato, ai sensi dell’art. 120 cd. Codice della Strada, dalla Prefettura di Cosenza in data 7.12.2009 e comunicato in data 19.12.2009.

Visti il ricorso e i…

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