Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18514 del 13 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18514PEN

Massima

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Il pericolo concreto ed attuale di reiterazione di reati della stessa specie di quelli per cui si procede, idoneo a giustificare l'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto non solo da precedenti penali dell'indagato, ma anche dalle modalità e dalle circostanze dei gravi fatti contestati, nonché dalla sua personalità, qualora emerga una particolare pervicacia criminosa, dimostrata da un comportamento processuale e da condotte concrete che testimonino una perdurante e non sporadica attività volta a porre in essere le condizioni indispensabili per la reiterazione dei reati, anche attraverso il coinvolgimento di altri soggetti in grado di rivestire la qualifica formale che connota il soggetto attivo del reato. Il pericolo di reiterazione deve essere concreto, ossia fondato su elementi reali e non ipotetici, e attuale, nel senso che deve essere possibile una prognosi in ordine alla probabilità di devianze prossime all'epoca in cui viene applicata la misura, pur senza la necessità di individuare una specifica occasione per delinquere. Il pericolo di inquinamento probatorio, inoltre, può essere desunto non solo dalla necessità di acquisire ulteriori prove, ma anche dalla disponibilità, da parte dell'indagato, di informazioni e documenti relativi all'indagine in corso, idonei a compromettere la genuinità della prova, a prescindere dallo stato di avanzamento delle indagini o dalla loro conclusione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTEMBRE Antonio - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/09/2016 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GUARDIANO ALFREDO;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. FIMIANI PASQUALE, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso in relazione al reato di cui all'articolo 2637 c.c., e per il rigetto nel resto, nonche' per l'annullamento con rinvio limitatament…

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